Trentinara

Antico borgo medievale incastonato sulla rupe Cantenna a circa 600 mt d’altitudine, Trentinara gode di una posizione privilegiata ed unica, che consente di godere di un panorama che spazia dalla Costiera Amalfitana e Capri fino a Punta Licosa e al monte Sacro Gelbison.
Sorto come villaggio fortificato già nel II millennio a.C., il primo nucleo abitativo risale all’877, quando profughi di Paestum, in fuga dai saccheggi saraceni, qui trovarono rifugio. Il nome compare in un documento del 1092, nel quale viene menzionato per una donazione effettuata da un certo Gregorio, conte di Capaccio.
Fu feudo della famiglia Del Giudice e dei Sanseverino. L’origine del nome è incerta: c’è chi sostiene che derivi da un’unità di misura, chi invece dalle sue sorgenti d’acqua.
Il dedalo intricato di strade e vicoli del centro storico ne rivela l’impianto medievale. L’abitato, originariamente, era accessibile da due porte: porta Soprana, nella parte più alta verso est, e porta Sottana, nella parte bassa.
Trentinara offre, oggi, al visitatore un’elevata qualità paesaggistica ed ambientale. Qui ci si può imbattere nella Via dell’Amore, un vicolo vicino la casa comunale nato per valorizzare la leggenda Petra ‘Ncatenata. Il percorso si snoda dal centro del paese fino a preta spaccata, meravigliosa opera d’arte della natura, due macigni che si abbracciano sullo sfondo della Piana del Sele.
Trentinara ospita, inoltre, la struttura Cilento in volo, una ZipLine che raggiunge un’altezza massima dal suolo è di 300 metri, una velocità massima di 120 km/h, con un percorso lungo 1500 metri. L’adrenalinica esperienza del volo dura circa un minuto e mezzo e, raggiunto il punto di arrivo, un mezzo riporta gli avventurosi partecipanti al volo fino al punto di lancio.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

Antico borgo medievale incastonato sulla rupe Cantenna a circa 600 mt d’altitudine, Trentinara gode di una posizione privilegiata ed unica, che consente di godere di un panorama che spazia dalla Costiera Amalfitana e Capri fino a Punta Licosa e al monte Sacro Gelbison.
Sorto come villaggio fortificato già nel II millennio a.C., il primo nucleo abitativo risale all’877, quando profughi di Paestum, in fuga dai saccheggi saraceni, qui trovarono rifugio. Il nome compare in un documento del 1092, nel quale viene menzionato per una donazione effettuata da un certo Gregorio, conte di Capaccio.
Fu feudo della famiglia Del Giudice e dei Sanseverino. L’origine del nome è incerta: c’è chi sostiene che derivi da un’unità di misura, chi invece dalle sue sorgenti d’acqua.
Il dedalo intricato di strade e vicoli del centro storico ne rivela l’impianto medievale. L’abitato, originariamente, era accessibile da due porte: porta Soprana, nella parte più alta verso est, e porta Sottana, nella parte bassa.
Trentinara offre, oggi, al visitatore un’elevata qualità paesaggistica ed ambientale. Qui ci si può imbattere nella Via dell’Amore, un vicolo vicino la casa comunale nato per valorizzare la leggenda Petra ‘Ncatenata. Il percorso si snoda dal centro del paese fino a preta spaccata, meravigliosa opera d’arte della natura, due macigni che si abbracciano sullo sfondo della Piana del Sele.
Trentinara ospita, inoltre, la struttura Cilento in volo, una ZipLine che raggiunge un’altezza massima dal suolo è di 300 metri, una velocità massima di 120 km/h, con un percorso lungo 1500 metri. L’adrenalinica esperienza del volo dura circa un minuto e mezzo e, raggiunto il punto di arrivo, un mezzo riporta gli avventurosi partecipanti al volo fino al punto di lancio.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

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