Il Santuario della Madonna di Loreto testimonia l’influenza dei monaci basiliani ricordando nella sua stessa struttura, quella del campanile, la tipica architettura dei loro “cenobi”. I monaci erano legati al culto della Vergine Oidighitria e della Madonna Nera. I monaci basiliani (cioè dell’ordine di S. Basilio), o più correttamente come italo-greci. Fuggirono dai Balcani, dalla Siria e dall’Asia Minore all’epoca della guerra gotico-bizantina (VI sec.), e soprattutto in seguito alle persecuzioni iconoclaste (VIII sec.). I basiliani permisero con sapiente laboriosità il miglioramento delle condizioni di vita in tutto il Cilento, durante il periodo di decadenza medievale. I pastori e le piccole comunità dei boschi si riunirono attorno ai piccoli conventi che fondarono. Sorsero così i primi nuclei di molti paesi del Cilento. Le belle pitture del soffitto vengono attribuite a Fratel Angelo, ultimo eremita e custode del santuario, che alloggiava nella misera stanza di fianco al portone d’ingresso. Diffusa è la leggenda di apparizioni mariane nei pressi del santuario. La leggenda che vuole la Madonna ostinatamente legata a quel sito tanto da apparire a più riprese a due pastorelli sul tronco di un leccio, su cui sarebbe inamovibilmente assisa, è simile a molte altre leggende, a cui è legata la storia dei santuari mariani del Cilento, fondati e spiritualmente governati dai monaci basiliani. Il Pozzo della Madonna, a pochi metri dal Santuario, esalta la sacralità dell’acqua come valore totemico in una civiltà contadina.

Il Santuario della Madonna di Loreto testimonia l’influenza dei monaci basiliani ricordando nella sua stessa struttura, quella del campanile, la tipica architettura dei loro “cenobi”. I monaci erano legati al culto della Vergine Oidighitria e della Madonna Nera. I monaci basiliani (cioè dell’ordine di S. Basilio), o più correttamente come italo-greci. Fuggirono dai Balcani, dalla Siria e dall’Asia Minore all’epoca della guerra gotico-bizantina (VI sec.), e soprattutto in seguito alle persecuzioni iconoclaste (VIII sec.). I basiliani permisero con sapiente laboriosità il miglioramento delle condizioni di vita in tutto il Cilento, durante il periodo di decadenza medievale. I pastori e le piccole comunità dei boschi si riunirono attorno ai piccoli conventi che fondarono. Sorsero così i primi nuclei di molti paesi del Cilento. Le belle pitture del soffitto vengono attribuite a Fratel Angelo, ultimo eremita e custode del santuario, che alloggiava nella misera stanza di fianco al portone d’ingresso. Diffusa è la leggenda di apparizioni mariane nei pressi del santuario. La leggenda che vuole la Madonna ostinatamente legata a quel sito tanto da apparire a più riprese a due pastorelli sul tronco di un leccio, su cui sarebbe inamovibilmente assisa, è simile a molte altre leggende, a cui è legata la storia dei santuari mariani del Cilento, fondati e spiritualmente governati dai monaci basiliani. Il Pozzo della Madonna, a pochi metri dal Santuario, esalta la sacralità dell’acqua come valore totemico in una civiltà contadina.

Chiesa Madonna di Loreto

  • dove si trova
  • Chiesa Madonna di Loreto 84070 Trentinara (SA)
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