La Torre del telegrafo, oggi distrutta, è un edificio che fa parte del sistema di avvistamento e difesa litoranea delle torri costiere del Regno di Napoli, eretto nel corso del XVI secolo a protezione del Regno dalle incursioni dei corsari barbareschi. La torre è ubicata sulla costiera cilentana, nel comune di Ascea, e si erge su una modesta altura rocciosa a picco sul mare che costituisce l'estremità dell'omonima Punta del telegrafo.

Ciò che resta della struttura difensiva è un rudere che sorge sull'estremità dell'omonimo promontorio situato nel territorio meridionale della frazione Ascea marina. Tutta l'area rientra nei limiti territoriali del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, riconosciuto anche riserva della biosfera MAB UNESCO. L'edificio, diroccato, si presenta in pessimo stato di conservazione.

La Torre sorge all'apice di una frastagliata scogliera, al limitare di uno scosceso dirupo, in posizione dominante sia sul prospiciente isolotto, denominato Pietra di Nante (un grosso scoglio roccioso che emerge dalle acque e dal fondale sabbioso, a breve distanza dalla scogliera), sia sul circostante specchio di mare che bagna la punta.

A luglio 2017 è stato inaugurato un passaggio, denominato il sentiero degli innamorati, che permette di raggiungere a piedi una postazione panoramica posta sopra la Torre del Telegrafo, potendo godere, di conseguenza, di una panoramica ancora migliore rispetto a quella offerta dalla torre stessa. Nel progetto, il sentiero dovrebbe anche permettere, in futuro, di raggiungere in modo agevole le spiaggette a meridione del promontorio, al momento accessibili solo via mare e di raggiungere alcune grotte che dovranno essere messe in sicurezza.

La Torre del telegrafo, oggi distrutta, è un edificio che fa parte del sistema di avvistamento e difesa litoranea delle torri costiere del Regno di Napoli, eretto nel corso del XVI secolo a protezione del Regno dalle incursioni dei corsari barbareschi. La torre è ubicata sulla costiera cilentana, nel comune di Ascea, e si erge su una modesta altura rocciosa a picco sul mare che costituisce l'estremità dell'omonima Punta del telegrafo.

Ciò che resta della struttura difensiva è un rudere che sorge sull'estremità dell'omonimo promontorio situato nel territorio meridionale della frazione Ascea marina. Tutta l'area rientra nei limiti territoriali del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, riconosciuto anche riserva della biosfera MAB UNESCO. L'edificio, diroccato, si presenta in pessimo stato di conservazione.

La Torre sorge all'apice di una frastagliata scogliera, al limitare di uno scosceso dirupo, in posizione dominante sia sul prospiciente isolotto, denominato Pietra di Nante (un grosso scoglio roccioso che emerge dalle acque e dal fondale sabbioso, a breve distanza dalla scogliera), sia sul circostante specchio di mare che bagna la punta.

A luglio 2017 è stato inaugurato un passaggio, denominato il sentiero degli innamorati, che permette di raggiungere a piedi una postazione panoramica posta sopra la Torre del Telegrafo, potendo godere, di conseguenza, di una panoramica ancora migliore rispetto a quella offerta dalla torre stessa. Nel progetto, il sentiero dovrebbe anche permettere, in futuro, di raggiungere in modo agevole le spiaggette a meridione del promontorio, al momento accessibili solo via mare e di raggiungere alcune grotte che dovranno essere messe in sicurezza.

Torre del Telegrafo

  • dove si trova
  • Via Scogliera, 84046, Marina di Ascea (SA)
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